🚀 Il viaggio segreto dello scrittore
C’è un momento quando scrivi, in cui smetti di essere una persona normale. Non te ne accorgi subito: succede piano, come un fischio nelle orecchie. Prima ti distrai cinque secondi al semaforo. Poi dieci. Poi ti chiedono: «A cosa stai pensando?» E tu rispondi: «A niente.» Mentre in realtà hai appena avuto il colpo di scena che rivoluzionerà tutta la letteratura mondiale e che, per motivi inspiegabili, arriva sempre quando stai facendo la spesa o quando un cliente ti parla di fontina valdostana. Scrivere è un viaggio clandestino. Un volo senza autorizzazione tra due mondi: quello fuori, fatto di email e bollette, e quello dentro, dove i tuoi personaggi ti aspettano come amici di cui non riesci più a liberarti. E così finisci per passare più tempo con loro che con chi ti vive accanto. Ti parlano mentre fai la doccia, ti giudicano mentre apri il frigo. Quando scrivi, i personaggi restano in un limbo, sospesi, vivi a metà. Si presentano nei sogni, come Atreyu e gli altri de La storia ...