🎭 I personaggi come amici veri
Henrik Ibsen raccontava che, prima del primo schizzo, conosceva appena i suoi personaggi, quasi come incontrasse persone in un viaggio in treno. Nella seconda bozza li frequentava come se fosse rimasto insieme a loro, per settimane in una spa. Solo alla terza li vedeva «come amici intimi» persone con cui aveva ormai condiviso tempo, silenzi, sguardi.
Ecco il punto: se vuoi scrivere un personaggio vivo, non ti basta sapere il suo nome, il colore degli occhi, o cosa fa nella vita.
Devi conoscerlo come conosci il tuo migliore amico. Non solo quello che direbbe, ma quello che farebbe in una situazione estrema. Non solo cosa gli piace, ma cosa lo manda fuori di testa. Per chi vota ma anche per cosa cambierebbe idea. Devi sapere qual è il suo punto debole, anche quando lui cerca di nasconderlo.
Più lo conosci, più potrai lasciarlo libero. E più sarà vivo sulla pagina. Perché ti sorprenderà. Perché farà qualcosa che non avevi previsto, ma che — in fondo — aveva sempre dentro.
E tu lo sapevi.
📎 Esercizio
Siediti. Pensa al tuo personaggio come se fosse un amico che non vedi da anni. Scrivigli una lettera.
Raccontagli quello che sai di lui.
E poi chiedigli qualcosa che non hai mai capito:
Perché quella volta te ne sei andato? Cosa cercavi davvero? Perché hai mentito?
Vedrai che, se hai davvero passato tempo con lui, qualcosa ti risponderà.
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