😈 L’importanza del cattivo

Freddy Krueger


Ogni storia ha bisogno di un’ombra.

Il cattivo è l’altra faccia dell’eroe.

Non è solo un ostacolo da superare. È uno specchio. Una domanda. Un pericolo che costringe il protagonista a diventare chi è davvero.


Più il cattivo è forte, più la storia vibra.

Più il cattivo è affascinante, più il protagonista deve scavare, lottare, cambiare.

Un cattivo debole rende una storia fiacca.

Un cattivo indimenticabile, invece, trasforma ogni pagina in una lotta necessaria.


Il cattivo è spesso quello che non vorremmo ammettere di avere dentro:

il rancore, l’ego, il desiderio di vendetta.

Ma anche il carisma. La libertà assoluta.

La parte che dice: “E se non obbedissi a niente?”


Come scrisse Carl Jung:

Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. Ma prima o poi, chi guarda dentro deve fare i conti con la propria ombra.”


Non c’è luce senza buio.

Non c’è bene, se non c’è male.

E forse non c’è storia che valga davvero, se non ci mette davanti a un cattivo che ci assomiglia un po’.


Come diceva ancora Jung:

Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità.”


Il cattivo serve.

Serve a renderci inquieti, a farci dubitare, a farci crescere.

Serve a ricordarci che non c’è bene, se non c’è male.

E che nessun eroe diventa tale, se non ha qualcosa da sconfiggere.

Dentro o fuori.

Commenti

Post popolari in questo blog

✍️ Scrivere stanca

🧹 Scrivere per fare ordine

🫣 Grammatica (sì, ci tocca)