🧹 Scrivere per fare ordine
La mia compagna è bravissima a fare elenchi.
Ne scrive di bellissimi e su ogni argomento.
Cose da comprare, ricordi che fanno innamorare, emozioni da provare, parole da dire, comportamenti da evitare, sogni da non dimenticare.
C'è un ordine nella sua scrittura che ho sempre invidiato.
Un ordine apparente forse, e decisamente particolare. Ma è comunque un faro nel caos.
Io invece, ho sempre scritto come se stessi buttando secchiate d’acqua fuori da una barca.
Lei no. Lei dispone. Lei sistema.
Ogni parola al suo posto, ogni spesa nella sua busta, ogni voce nel suo quaderno.
E allora ho cominciato a guardare gli elenchi con altri occhi.
Non più come cose banali. Ma come tentativi di salvezza.
Perché anche un elenco è letteratura.
Anche una lista può essere poesia.
Ogni punto è una pausa. Ogni voce è un’unità di senso.
È dire al mondo: “Qui c’è troppa confusione. Provo a fare un po’ d’ordine.”
Scrivere per mettere ordine non vuol dire diventare perfetti.
Vuol dire trovare un senso nel casino.
Un punto fermo nel disordine. Un respiro tra i pensieri.
A volte mettere ordine significa mettere dei punti, semplicemente.
Lasciare che le cose si sistemino da sole, come i poli di una calamita: positivi e negativi che trovano l’equilibrio.
Un elenco, in fondo, è una metafora dell’universo ordinato.
Un piccolo cosmo portatile, fatto di voci, priorità, desideri.
Scriverlo è come dire: “Io ci provo. A fare spazio. A respirare.”
E poi succede una cosa sorprendente:
mentre metti ordine sulla pagina, quell’ordine si riflette anche dentro di te.
Un elenco restituisce chiarezza, ti fa vedere le cose in fila, una alla volta.
Come se per un attimo la tua vita smettesse di urlare,
e si mettesse in coda in silenzio.
C’è chi scrive per creare mondi.
E chi scrive per mettere in fila ciò che ha già.
Entrambi cercano una cosa: spazio dentro di sé.
E se oggi non riesci a scrivere una poesia, una storia, un ricordo…
scrivi un elenco.
Delle cose che ti fanno bene.
Delle cose che non sopporti più.
Delle persone che ami.
Dei luoghi che ti mancano.
Anche questo è scrivere.
Anche questo è guarire.
---
✍️ ESERCIZIO
Scrivi tre elenchi:
1. Le cose che ti tengono in piedi.
2. Le cose che vorresti buttare giù dal tavolo.
3. Le cose che non dici mai a nessuno.
Poi riguardali. C’è un filo, una musica, una mappa.
Forse sei tu.
RispondiEliminaLe tue parole mi hanno emozionato ...il mio mondo spesso si incasina e gli elenchi mi permettono di entrare in contatto con quello che vorrei dire ma non riesco ad esprimere ...
Hai davvero il dono di emozionare con le parole
Anche tu hai il dono di emozionare con le parole.
Elimina