📝 Perdonarsi (scrivendo)
Certe ferite non ce le hanno lasciate gli altri.
Ce le siamo fatte da soli.
Con parole dette male,
decisioni rimandate,
scelte sbagliate che abbiamo difeso con le unghie.
Con quei giorni in cui sapevamo cosa fare
eppure abbiamo fatto il contrario.
A volte ci perdonano tutti.
Ma noi no.
Noi ci teniamo il senso di colpa come una seconda pelle.
Scrivere allora diventa un modo per guardarci in faccia.
Per fare pace, senza scuse.
Per dire: “Sì, ho sbagliato. Eppure eccomi qui. Intero abbastanza per raccontarlo.”
Non per cancellare,
non per dimenticare.
Ma per dare un posto alle cose.
Un nome, un contorno, una voce.
Una pagina bianca non ti accusa.
Non ti umilia.
Ti accoglie. E basta.
Puoi scrivere al te stesso che eri,
quello che ha sbagliato, che ha avuto paura,
che non ce l’ha fatta.
E dirgli:
“Ti ho visto.”
“Non ce la facevi.”
“Ma sto cercando di perdonarti.”
Non serve essere perfetti per meritarsi amore.
Nemmeno il proprio.
Scrivere è uno dei pochi modi puliti che abbiamo per iniziare a perdonarci.
Una parola alla volta.
Un respiro alla volta.
Un po’ meno peso sul cuore, oggi.
✍️ ESERCIZIO
Scrivi una lettera al te stesso che ha sbagliato.
Non giustificarti. Non censurare.
Raccontagli tutto.
Digli che lo vedi. Che lo capisci.
E prova a scrivere una sola frase di perdono.
Poi rileggi. E ascolta come ti fa sentire.
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