🪄Scrivere per guarire



Non sempre si scrive per pubblicare.

Non per far colpo, non per dimostrare.

Spesso si scrive semplicemente per se stessi.

Scrivere è rifugio.

È quell’ora rubata alla fatica, quel momento tutto tuo in una giornata che non ti appartiene.

È un luogo sicuro dove puoi dire tutto, anche quello che fuori non riesci a dire nemmeno a chi ami.

Le parole sono carezze, ma anche bisturi.

Fanno bene, ma fanno male.

Tirano fuori la roba che fa peso da anni. La metti lì, nera su bianco, e anche se non la risolvi, almeno la guardi in faccia.

Scrivere è un modo per sopportare.

Un modo per non perdere la bussola, per darsi una direzione anche quando fuori tutto gira storto.

È come urlare, ma piano.

È come curarsi senza medicine.

Si scrive per guarire.

Non del tutto. Non per sempre.

Ma abbastanza da continuare.

Da respirare.

Da non sentirsi più soli.

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