💔 Scrivere d’amore senza diventare una cartolina



Umberto Saba diceva che “cuore” e “amore” è la rima più antica — e più difficile — del mondo.
Aveva ragione.
Scrivere d’amore è un campo minato.
Tutti ci sono passati, tutti credono di aver capito, tutti ci mettono le mani — e spesso si bruciano.

Perché l’amore è già stato detto. Troppe volte.
E la banalità è sempre dietro l’angolo.
Una parola di troppo, un sospiro di plastica, un “ti amo” svuotato — ed è subito fiction da discount.

Allora, come si fa?

Forse non si cerca di scrivere d’amore.
Si cerca di scrivere una verità. Una soltanto.
Non quella assoluta. Ma la tua.
Scrivi di quando tremavi e non sapevi se chiamare o sparire.
Scrivi di quella notte che hai riso troppo per non piangere.
Scrivi di quella volta che non sei stato amato come volevi, e hai fatto finta che andasse bene.

Scrivere d’amore non è mettere cuori sulle frasi.
È mettere le ferite sotto la lente.
È infilare nella pagina qualcosa che ti fa vibrare davvero,
e sperare che, leggendolo, qualcuno si riconosca.
Che qualcun altro dica: "Anch’io."

E forse è tutto lì.
L’amore non si scrive.
Si rivela.
Piano.
Con pudore.
E con un po’ di coraggio.


✍️ Esercizio – Amore senza cuore (e senza “amore”)

Scrivi una scena d’amore tra due persone.

📌 C’è una sola regola:
non puoi usare le parole “amore”, “cuore”, “baci”, “abbracci”, “ti amo” né “sentimenti”.

Racconta cosa provano solo attraverso gesti, silenzi, dettagli.
Una mano che sfiora, una frase lasciata a metà, un piede che resta fermo quando potrebbe andarsene.

Rileggi.
Se fa male, se ti smuove… è amore.
Anche senza dirlo mai.


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